lunedì 10 dicembre 2012

Da Roncola San Bernardo al Monte Linzone



Altitudine alla partenza (Roncola S. Bernardo): 858 m slm
Altitudine all'arrivo (Monte Linzone): 1392 m slm
Dislivello:  534 metri
Tempo impiegato per andata e ritorno: 3 ore ( 1 ora e mezza salita, 1 ora e mezza discesa)
Difficoltà: escursione facile
Sentieri: C.A.I numero 571


Di là la Pianura Padana, coperta da una foschia bassa e sottile. In fondo alla Pianura, si scorgono, sagome appena accennate, gli Appennini. Come un continente lontano, invitano a mettersi in cammino per raggiungerli. Di qua, luminose e forti, le Alpi Orobie. Sulle cime le montagne sono coperte dalla neve che è scesa copiosa. Alla base e fino ai 1000 metri ci sono ancora i colori dell’autunno sugli alberi.
Siamo sulla Vetta del Linzone, spartiaque naturale fra due mondi opposti.  Qui in cima la Croce. Tubi di metallo assumono un significato e lo mostrano fin dove l’occhio può arrivare. Su un’altra vetta, a pochi minuti di cammino, anch’esse di metallo, enormi antenne alte fino a 20 metri, orrende, torri di tubi di metallo, guardano la pianura e trasmettono segnali.
La salita alla vetta è molto piacevole, con pochi strappi ed un’ascesa continua. Lungo il cammino si incontra qualche rudere, bivacchi per gli animali e poco altro. Nella prima parte della salita si attraversa un bosco di faggi che in questa stagione ha cosparso di foglie il terreno. Superato il bosco, si cammina in cresta e lo sguardo può spaziare a destra e sinistra, due mondi diversi e in apparenza lontani.
Un gregge di capre e i giovani pastori che lo guidano ci sbarrano la strada. Veniamo sommersi dal gregge, dal suo odore pungente e dobbiamo stare attenti a schivare le corna, in particolare quelle di un grosso maschio, dal pelo lunghissimo e nero.

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