mercoledì 20 giugno 2012

Percorso ad anello Foppolo - Laghi di Porcile - Foppolo

Foppolo, Laghi di porcile, montagna, trekking

Altitudine alla partenza (Foppolo): 1634 m slm
Punto più alto (Passo dei Lupi): 2340 m slm
Dislivello in salita:  1000 metri
Tempo impiegato per andata e ritorno: 5 ore e 30 minuti
Distanza percorsa: 10,4 km
Difficoltà: escursione facile
Sentieri: C.A.I. sentieri n.202, 211, 101, 201

Laghi di montagna, pietraie assolate, marmotte, trincee della prima guerra mondiale e prati in fiore. Tutto questo è il percorso ad anello che parte da Foppolo, sale fino ai Laghi di Porcile e ritorna a Foppolo.
Parcheggiamo l'auto alla fine di Via Rovera. Da qui parte il sentiero numero 202 che inizia subito a salire in direzione Passo Dordona. La valle è ampia e i rododendri lungo il cammino sono in fiore. Il panorama intorno è molto bello, a parte la presenza di tralicci dell'alta tensione che salgono fino al Passo e proseguono in Valtellina, che rovinano il paesaggio. Giunti al Passo Dordona, in direzione nord si apre un magnifico panorama sulla Valtellina. Proprio qui si trova la Linea Cadorna, trincea della prima guerra mondiale.
Foppolo, Laghi di porcile, montagna, trekking
Foppolo, Laghi di porcile, montagna, trekking
La trincea è visibile. Si può entrare nei tunnel che collegano le diverse parti della trincea e sporgersi dalla aperture sulla valle. Dopo una visita alla trincea, riprendiamo il sentiero, il numero 21, in discesa. Lo seguiamo per circa 20 minuti, fino a svoltare a sinistra per proseguire verso i Laghi di Porcile, lungo il sentiero 101.  Qui parte una salita ripida, fra prati, fiori, rocce e piccole pozze d'acqua. C'è ancora la neve, anche se sono rimaste solo piccole chiazze.
Foppolo, Laghi di porcile, montagna, trekking
Foppolo, Laghi di porcile, montagna, trekking
La salita è molto ripida, fino al Passo dei Lupi il punto più alto dell'escursione. Arrivati in cima, si vedono in fondo alla valle i Laghi di Porcile. Si prosegue quindi in discesa sul versante destro della valle fino a raggiungere il primo dei Laghi. Lungo la riva ci sono ampi prati dove ci si può fermare e riposare per una sosta riposante.
Foppolo, Laghi di porcile, montagna, trekking
Foppolo, Laghi di porcile, montagna, trekking
Si prosegue quindi in direzione Passo di Porcile. Si cammina lungo il fianco di un secondo lago, più lungo e stretto. Anche qui ci si può fermare per rilassarsi e prendere il sole.
Superato il lago, si ritorna a salire fra grosse pietre, in direzione del Passo. Raggiunto il Passo si inizia una lunga discesa di circa due ore e mezza che termina al luogo di partenza.
Foppolo, Laghi di porcile, montagna, trekking

Guardate il centro di questa foto.. una marmotta guarda il il panorama tranquillamente seduto su una roccia!
Foppolo, Laghi di porcile, montagna, trekking
Foppolo, Laghi di porcile, montagna, trekking

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Visione 3D del percorso, altimetria e Google Maps
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Foppolo, Laghi di porcile, montagna, trekking
Foppolo, Laghi di porcile, montagna, trekking


Visualizza Foppolo-LaghiPorcile in una mappa di dimensioni maggiori

mercoledì 6 giugno 2012

Creare un'immagine 3D della propria escursione con Google Earth

Creare un'immagine in 3D con Google Earth delle proprie escursioni è semplice e fornisce uno strumento utile da rivedere e condividere.

Innanzitutto bisogna partire dalla fonte, cioè il tracciato di un percorso che si è registrato con il proprio navigatore GPS Outdoor. Il tracciato viene registrato in un file gpx.
Questo file potrà essere utilizzato in escursioni successive oppure condiviso con altri escursionisti. In questa sede ci occupiamo di come trasformare il file gpx in un'immagine 3D del percorso.

1) Per prima cosa aprite Google Earth e cliccate su "Strumenti"-->"GPS".


2) Si aprirà il pannello "Importa" in "Importazione GPS". Il tracciato può essere selezionato direttamente dal navigatore GPS oppure dalla cartella in cui è stato precedentemente salvato. Di solito optiamo per quest'ultima scelta, in modo da salvare tutti i tracciati compiuti e poterli ritrovare in caso di necessità. 

Selezionate quindi da dove volete importare il file e cliccate su "Importa".

3) Se avete scelto "Importa da file", si aprirà la finestra da cui selezionare il file gpx. Selezionate il file e cliccate su "Apri".

Il gioco è fatto! Vedrete la vostra traccia apparire direttamente sulla cartina. A questo punto potete decidere come visualizzarla, se semplicemente in 2D oppure sfruttare tutte le potenzialità di GE e guardare il percorso in 3D. Per la visualizzazione in 3D basta cliccare sul cerchio in alto a destra dove si trova il disegno di un occhio. Cliccando sulle frecce in alto e in basso si modificherà l'angolo di visione del 3D.

4) Per creare un'immagine cliccate su "File"-->"Salva"-->"Salva immagine".

5) Assegnate un nome all'immagine e salvatela nella cartella di destinazione scelta. 


lunedì 4 giugno 2012

Percorso ad anello Capo Foppa - Rifugio Gherardi - P.sso Baciamorti - Capo Foppa


Val Taleggio, Rifugio Gherardi,sentiero,


Altitudine alla partenza (Capo Foppa): 1283 m slm
Punto più alto (Bocchetta Regadur): 1864 m slm
Dislivello: 581 metri
Tempo impiegato per andata e ritorno: 4 ore e 30 minuti
Distanza percorsa: 12 km
Difficoltà: escursione facile
Sentieri: C.A.I. sentieri n.120, 101, 153

Lasciamo l'auto a Capo Foppa, piccola località della Val Taleggio a circa tre chilometri da Pizzino. Il progetto della giornata è raggiungere il Rifugio Gherardi, distante appena un'ora di cammino da Capo Foppa, e rilassarci sugli ampi prati intorno al rifugio. Partiamo quindi imboccando il sentiero numero 120 e iniziamo la salita. Camminiamo dapprima in un bosco rado e subito si aprono ampi prati. Come previsto in circa un'ora raggiungiamo il rifugio. 
Diamo uno sguardo ai prati, poco affollati, che si stendono davanti a noi. Sono appena le undici di mattina e sentiamo di avere ancora molte energie. Il cammino fino a qui è stato bello, ma sentiamo che oggi dobbiamo proseguire. 
Il cielo è coperto di nuvole, non minacciose, ma non proprio il massimo per stendersi sull'erba. Di fronte al rifugio vediamo un segnale CAI che indica il rifugio Cesare Battisti a soli 20 minuti. Decidiamo di proseguire, spinti dalla curiosità di esplorare questa parte delle Orobie Bergamasche e cambiamo il programma della giornata. Compiremo un giro ad anello. Continuiamo quindi lungo il sentiero 120 e in circa 20 minuti arriviamo presso l'ex Rifugio Cesare Battisti. Qui si trova un bivio. La strada verso sinistra porta ai Piani di Artavaggio, quella verso destra ai Rifugi Nicola e Cazzaniga e, prima di questi, alla Bocchetta Regadur.  Andiamo verso destra e dopo pochi passi il paesaggio intorno a noi muta. Dagli ampi pianori su cui camminavamo fra erba verdissima e fiori, ci troviamo all'interno di un vallone pietroso.Basse conifere e rade, si aggrappano alla roccia e ogni tanto qualche fiore si affaccia per ricordarci che è primavera. La salita non è impegnativa, come tutte le salite del percorso odierno, e in 30 minuti raggiungiamo la Bocchetta, il punto più alto del percorso. 
Val Taleggio, Rifugio Gherardi,sentiero,
Val Taleggio, Rifugio Gherardi,sentiero,
Val Taleggio, Rifugio Gherardi,sentiero,
Rifugio Gherardi
Val Taleggio, Rifugio Gherardi,sentiero,
ex Rifugio Cesare Battisti
Val Taleggio, Rifugio Gherardi,sentiero,
Val Taleggio, Rifugio Gherardi,sentiero,
Qui ci fermiamo per una sosta, sferzati dal vento che soffia impetuoso. Le nuvole basse avvolgono tutto il versante bergamasco e salgono, spinte dal vento, da valle fino alla Bocchetta. Qui sembrano incontrare una barriera invisibile che le ferma e la Bocchetta sembra far da divisorio fra le nuvole della parte bergamasca e il cielo limpido del versante lecchese. Ammiriamo, verso Artavaggio, la valle che si stende ai nostri piedi e più in fondo  un piccolo paese incastonato fra alte montagne, e riprendiamo il cammino. Seguiamo le indicazioni per il Passo Baciamorti, sentiero 101( e da qui il GPS, misteriosamente, interrompe il segnale. Riprenderà a funzionare solo al Passo Baciamorti). Camminiamo per un po' in piano, in mezzo a prati e nuvole basse, e d'improvviso ci sentiamo catapultati in Irlanda, in una mattina d'autunno. Mancano solo le mucche al pascolo, che placidamente brucano l'erba, per completare questo quadro immaginario. Sorpassati i prati, iniziamo la discesa, all'interno di uno stretto canalone e di tanto in tanto vediamo delle tane, profonde, circolari, del diametro di trenta centimetri, scavate nella terra per almeno un metro, che pensiamo possano essere di marmotte, sebbene di animali non ci sia neanche l'ombra. Terminato il canalone, camminiamo a mezza costa, tenendo sulla sinistra il Pizzo Baciamorti, la cui cima è nascosta dalle nuvole. Continuiamo a scendere, potendo ammirare alla nostra destra la Val Taleggio, verdeggiante e ricolma di alberi, fino al Passo Baciamorti. Da qui si segue sulla destra il sentiero 153 che indica Capo Foppa. Imbocchiamo l'unico tratto di percorso fra i boschi e finalmente un po' di fresco, dopo l'afa delle ore precedenti, ci permette di respirare. La discesa dura circa un'ora, sorpassando tre diverse colline. Alla fine, dopo un'ultimo tratto, molto breve in verità, su una strada asfaltata, torniamo alla macchina. I paesaggi così vari di questo percorso ci hanno sorpreso e possiamo dire che cambiare programma, di certo, ne è valsa la pena!

Val Taleggio, Rifugio Gherardi,sentiero,
Val Taleggio, Rifugio Gherardi,sentiero,
Versante lecchese dalla Bocchetta Regadur
Val Taleggio, Rifugio Gherardi,sentiero,
Val Taleggio, Rifugio Gherardi,sentiero,
Val Taleggio, Rifugio Gherardi,sentiero,
Val Taleggio, Rifugio Gherardi,sentiero,

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Visione 3D del percorso, altimetria e Google Maps
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