Punto più alto (Bocchetta Regadur): 1864 m slm
Dislivello: 581 metri
Tempo impiegato per andata e ritorno: 4 ore e 30 minuti
Distanza percorsa: 12 km
Difficoltà: escursione facile
Sentieri: C.A.I. sentieri n.120, 101, 153
Lasciamo l'auto a Capo Foppa, piccola località della Val Taleggio a circa tre chilometri da Pizzino. Il progetto della giornata è raggiungere il Rifugio Gherardi, distante appena un'ora di cammino da Capo Foppa, e rilassarci sugli ampi prati intorno al rifugio. Partiamo quindi imboccando il sentiero numero 120 e iniziamo la salita. Camminiamo dapprima in un bosco rado e subito si aprono ampi prati. Come previsto in circa un'ora raggiungiamo il rifugio.
Diamo uno sguardo ai prati, poco affollati, che si stendono davanti a noi. Sono appena le undici di mattina e sentiamo di avere ancora molte energie. Il cammino fino a qui è stato bello, ma sentiamo che oggi dobbiamo proseguire.
Il cielo è coperto di nuvole, non minacciose, ma non proprio il massimo per stendersi sull'erba. Di fronte al rifugio vediamo un segnale CAI che indica il rifugio Cesare Battisti a soli 20 minuti. Decidiamo di proseguire, spinti dalla curiosità di esplorare questa parte delle Orobie Bergamasche e cambiamo il programma della giornata. Compiremo un giro ad anello. Continuiamo quindi lungo il sentiero 120 e in circa 20 minuti arriviamo presso l'ex Rifugio Cesare Battisti. Qui si trova un bivio. La strada verso sinistra porta ai Piani di Artavaggio, quella verso destra ai Rifugi Nicola e Cazzaniga e, prima di questi, alla Bocchetta Regadur. Andiamo verso destra e dopo pochi passi il paesaggio intorno a noi muta. Dagli ampi pianori su cui camminavamo fra erba verdissima e fiori, ci troviamo all'interno di un vallone pietroso.Basse conifere e rade, si aggrappano alla roccia e ogni tanto qualche fiore si affaccia per ricordarci che è primavera. La salita non è impegnativa, come tutte le salite del percorso odierno, e in 30 minuti raggiungiamo la Bocchetta, il punto più alto del percorso.
Rifugio Gherardi |
ex Rifugio Cesare Battisti |
Qui ci fermiamo per una sosta, sferzati dal vento che soffia impetuoso. Le nuvole basse avvolgono tutto il versante bergamasco e salgono, spinte dal vento, da valle fino alla Bocchetta. Qui sembrano incontrare una barriera invisibile che le ferma e la Bocchetta sembra far da divisorio fra le nuvole della parte bergamasca e il cielo limpido del versante lecchese. Ammiriamo, verso Artavaggio, la valle che si stende ai nostri piedi e più in fondo un piccolo paese incastonato fra alte montagne, e riprendiamo il cammino. Seguiamo le indicazioni per il Passo Baciamorti, sentiero 101( e da qui il GPS, misteriosamente, interrompe il segnale. Riprenderà a funzionare solo al Passo Baciamorti). Camminiamo per un po' in piano, in mezzo a prati e nuvole basse, e d'improvviso ci sentiamo catapultati in Irlanda, in una mattina d'autunno. Mancano solo le mucche al pascolo, che placidamente brucano l'erba, per completare questo quadro immaginario. Sorpassati i prati, iniziamo la discesa, all'interno di uno stretto canalone e di tanto in tanto vediamo delle tane, profonde, circolari, del diametro di trenta centimetri, scavate nella terra per almeno un metro, che pensiamo possano essere di marmotte, sebbene di animali non ci sia neanche l'ombra. Terminato il canalone, camminiamo a mezza costa, tenendo sulla sinistra il Pizzo Baciamorti, la cui cima è nascosta dalle nuvole. Continuiamo a scendere, potendo ammirare alla nostra destra la Val Taleggio, verdeggiante e ricolma di alberi, fino al Passo Baciamorti. Da qui si segue sulla destra il sentiero 153 che indica Capo Foppa. Imbocchiamo l'unico tratto di percorso fra i boschi e finalmente un po' di fresco, dopo l'afa delle ore precedenti, ci permette di respirare. La discesa dura circa un'ora, sorpassando tre diverse colline. Alla fine, dopo un'ultimo tratto, molto breve in verità, su una strada asfaltata, torniamo alla macchina. I paesaggi così vari di questo percorso ci hanno sorpreso e possiamo dire che cambiare programma, di certo, ne è valsa la pena!
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Visione 3D del percorso, altimetria e Google Maps
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Visualizza Percorso ad anello Rif. ghepardi in una mappa di dimensioni maggiori
Alla bocchetta del Regadur quello che si vede nn è il versante lecchese ma la alta val Brembana...
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