Altitudine alla partenza (Piani D'Erna): 1375 m slm
Altitudine all'arrivo (Vetta Monte Resegone): 1875 m slm
Dislivello: 500 metri
Tempo impiegato per andata e ritorno: 4 ore ( 2 ore salita, 2 ore discesa)
Difficoltà: escursionisti esperti
Sentieri: C.A.I numero 1
Non è il solito sentiero su una montagna lombarda. Abbiamo trovato una dimensione intima sulla montagna forse più famosa fra i milanesi e di Lombardia.
Siamo arrivati di mattina presto ai Piani d'Erna e abbiamo imboccato il sentiero 1, in direzione Rifugio Azzoni. Tutto il percorso si svolge lungo questo sentiero. Inizialmente la salita è moderata e ci muoviamo fra erba così alta che quasi copre per intero lo stretto sentiero. Ai prati si alternano boschi di conifere così fitti che pare di entrare in caverne profondissime. Il sentiero si muove a mezza costa sul versante ovest della montagna e camminiamo in direzione sud.
Continuiamo fino a quando con un'ampia curva verso sinistra ci inerpichiamo attraverso prati bassi fino a giungere ad un belvedere che permette di gettare lo sguardo verso l'abitato di Erve, stretto paese incastonato nella valle.
Da qui in avanti ci inoltriamo in un viaggio mistico fra rocce e nuvole. Le nuvole salgono dal fondo della valle, sempre più fitte, creando una barriera fra noi e la valle sottostante. Le pareti di roccia sembrano spuntare dalle nuvole e tutto intorno è come sospeso e immobile. Procediamo a zig zag fra alti spuntoni di roccia, arrampicandoci di tanto in tanto, per superare pareti di due o tre metri. Il silenzio domina questo tratto della montagna e solo i richiami dei rapaci che volano sopra di noi interrompono la quiete. Mentre avanziamo, ad un tratto, dall'altra parte del canalone , fra le nubi ecco spuntare un camoscio che bruca l'erbe. E' aggrappato con i suoi piccoli zoccoli ad una roccia al limitare del precipizio. E' calmo e ci fissa spalancando gli occhi, mentre noi rimaniamo affascinati ad ammirarlo. Più tardi, lunga la via del ritorno, quando ormai le nuvole si saranno dileguate vedremo altri camosci, tutti aggrappato al versante opposto del canalone, troppo lontani per essere fotografati, ma ben visibili.
L'ultimo tratto lo compiamo procedendo sui sassi lungo un ripido tratto di salita. In alto ad indicarci che siamo prossimi all'arrivo il rifugio Azzoni, bellissimo e rosa. Giunti all'Azzoni, manca solo una scalinata(brutta questa sì) di cemento armato che conduce alla vetta, dove una croce di ferro indica l'arrivo. Respiriamo profondamente l'aria fresca della cima e ammiriamo il panorama del lago di Lecco, della Pianura Padana e di tutte le montagne circostanti.
Lungo la via del ritorno il sole inonda la valle e possiamo vedere la bellezza che prima ci era stata nascosta dalle nuvole. Adesso troviamo numerose persone che salgono verso la cima.Consigliamo quindi di percorrere questo sentiero alla mattina presto, in solitudine, per godere appieno la passeggiata.
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