martedì 29 maggio 2012

Da Canzo ai Corni di Canzo (Corno Orientale)

corni di canzo, triangolo lariano, montagna, panorama, gatto
Altitudine alla partenza (Canzo-Gajum): 483 m slm
Altitudine all'arrivo (Corno di Canzo Orientale): 1246 m slm
Dislivello: 763 metri
Tempo impiegato per andata e ritorno: 4 ore e 15 minuti
Distanza percorsa: 10,4 km
Difficoltà: escursione facile,
Sentieri: C.A.I. sentiero n.4

Il parcheggio in località Gajum alle 10 è già quasi al completo. Riusciamo a parcheggiare per un colpo di fortuna, ci mettiamo le scarpe e iniziamo la salita. I cartelli che in prossimità del parcheggio indicano i sentieri sono moltissimi. Da qui partono sentieri per raggiungere la vetta del monte Cornizzolo e molte altre destinazioni. State attenti quindi ad imboccare il sentiero giusto, il numero 4, che è quello in salita che parte sulla sinistra. I cartelli indicheranno come direzione "Moregallo" oppure "Bocchetta di Luera". Per questo percorso non seguite i segnali che indicano "Vetta dei Corni".
Dopo il primo chilometro e mezzo di salita intensa, il chilometro e mezzo successivo permette di riprendere fiato, grazie ad un dislivello di poco più di 50 metri. Durante tutta la prima parte si cammina all'interno di boschi. Questi si interrompono al rifugio Prim'Alpe, dove la vista si apre sui Corni di Canzo che imponenti si ergono proprio di fronte.
corni di canzo, triangolo lariano, montagna, panorama
corni di canzo, triangolo lariano, montagna, panorama
corni di canzo, triangolo lariano, montagna, panorama
Passato il Prim'alpe, si prosegue lungo il sentiero, trovando poco dopo i resti delle case di chi abitava la Val Ravella già nel 1700. E l'immaginazione vola a come doveva essere dura la vita fra questi monti quattrocento anni fa, quando acqua, bosco, animali e terra formavano gli elementi essenziali della vita. Quando l'uomo si misurava direttamente con la natura per la propria sopravvivenza e solo dalla natura e dalla propria forza poteva trovare il sostentamento. La vita pura fatta di fatica e sofferenza. 
corni di canzo, triangolo lariano, montagna, panorama
Continuiamo il cammino fino a raggiungere, dopo un'ora e 15 minuti dalla partenza, il  Rifugio Terz'Alpe. Questo si alza imperioso, quasi fosse un castello a difesa della valle, con imponenti contrafforti a reggerne le mura. La costruzione austera, racchiude però al proprio interno un piccolo cortile, silenzioso e fresco, dove l'ombra è data dalle foglie che spuntano numerosi dai tralci di una vite. In questo piccolo gioiello di tranquillità e semplicità si possono mangiare i piatti tipici della montagna, pizzocheri, polenta uncia e torte fatte in casa alle mele e noci. Presso il rifugio si possono acquistare formaggi di capra, yogurt fresco e altri formaggi freschi prodotti in loco, oltre allo sciroppo al tarassaco, marmellate ed altre prelibatezze.
corni di canzo, triangolo lariano, montagna, panorama
corni di canzo, triangolo lariano, montagna, panorama
corni di canzo, triangolo lariano, montagna, panorama
Passato il rifugio Terz'Alpe, continuiamo camminando fra massi erratici, sempre all'interno del bosco. Dopo circa mezz'ora si giunge ad un bivio , dove si prosegue dritto seguendo le indicazioni per il sentiero numero 4, Moregallo/Bocchetta di Luera. Non seguite per la vetta dei Corni. Dopo soli 500 metri, presso Acqua del Fo(1000 m slm), si svolta a sinistra seguendo per Pianezzo(il sentiero è sempre il numero 4).  Qui parte il pezzo più duro che in mezz'ora porta fino alla Bocchetta di Luera e infine al Corno di Canzo Orientale.
Il panorama dalla cima è uno dei più belli che si possono avere nella provincia di Lecco. Si può ammirare il Lago di Como, il monte Moregallo proprio di fronte e più a destra il Monte Barro, che appare come un'isola di terra stretta fra laghi e case.
E' una camminata veramente bella e appagante che vi regalerà molte soddisfazioni.
corni di canzo, triangolo lariano, montagna, panorama
corni di canzo, triangolo lariano, montagna, panorama
corni di canzo, triangolo lariano, montagna, panorama
corni di canzo, triangolo lariano, montagna, panorama


-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Visione 3D del percorso, altimetria e Google Maps
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

corni di canzo, triangolo lariano, montagna, panorama

corni di canzo, triangolo lariano, montagna, panoramacorni di canzo, triangolo lariano, montagna, panorama

Visualizza Da Canzo ai Corni di Canzo in una mappa di dimensioni maggiori

giovedì 24 maggio 2012

Video lungo l'Appalachian Trail

Pochi giorni fa abbiamo pubblicato la recensione del libro scritto da Bill Bryson  dedicato al cammino sull'Appalachian Trail. Chi desidera vedere come sia l'Appalachian Trail, può gustarsi il video Green Tunnel di Kevin Gallagher pubblicato su Vimeo.
In poco meno di cinque minuti vengono condensati sei mesi di cammino lungo le 2200 miglia (3500 chilometri) del sentiero nei monti Appalachi. 
Buona visione!

martedì 22 maggio 2012

Sulla Via Francigena il primo "Festival della Viandanza"

Se siete degli amanti delle camminate a piedi, non potete perdervi il Festival della Viandanza che si terrà presso Monteriggioni, in provincia di Siena,  dal 15 Giugno al 17 Giugno. Si tratta della prima edizione di questo festival. Saranno tre giorni dedicati al camminare in tutte le sue forme. Si potrà partecipare ad una camminata meditativa all'alba, partecipare ad un seminario dedicato all'uso del GPS oppure farsi guidare lungo un sentiero da un asino e il suo asinaro. Gli eventi sono gratuiti e aperti a tutti. Il programma prevede anche incontri con personaggi del mondo della cultura, della musica e dello sport appassionati di cammino. Fra gli ospiti segnaliamo il giornalista e scrittore Paolo Rumiz o lo scrittore Erri De Luca. Appassionato di lunghi viaggi il primo, di montagna e arrampicate il secondo, condivideranno la loro passione e le loro esperienze insieme al pubblico. La sede del Festival, Monteriggioni, è stata scelta non a caso. Da questo piccolo borgo passa infatti la Via Francigena, il sentiero che parte da Canterbury e arriva fino a Roma, attraversando l'Italia dalla Valle d'Aosta passando per il Piemonte, la Lombardia, l'Emilia e la Toscana. E' il principale sentiero in Italia dedicato agli amanti del camminare e può essere paragonato a quello che il Cammino di Santiago è per la Spagna.
Il Festival è organizzato da itinerAria, società impegnata nella valorizzazione del "turismo lento" tramite attività che spaziano dalla realizzazione di percorsi a piedi alla promozione di itinerari. 

domenica 20 maggio 2012

Monte Barro - Percorso ad anello Fornaci - Vetta - III Corno - Fornaci


Altitudine alla partenza (Fornaci): 536 m slm
Altitudine all'arrivo (Vetta Monte Barro): 924 m slm
Dislivello (medio): 388 metri
Tempo impiegato per andata e ritorno: 2 ore e 30 minuti
Distanza percorsa: 4,4 km
Difficoltà: escursione facile, nell'ultimo tratto per arrivare in vetta sentiero per escursionisti esperti (EE)
Sentieri: C.A.I. segnalati

Finalmente una giornata di sole nel weekend! Ed eccoci subito in viaggio verso la nostra prossima meta, il Monte Barro. Questo monte, incastonato fra il lago di Lecco, il lago di Garlate e quello di Annone, è un balcone naturale su laghi e monti che si trovano tutto intorno e per questo è molto frequentato dagli escursionisti. La natura di questo promontorio, composta da una varietà straordinaria di piante e fiori, è tutelata grazie all'esistenza del Parco Monte Barro.
monte barro, trekking, lombardia, natura, panorami
monte barro, trekking, lombardia, natura, panorami
monte barro, trekking, lombardia, natura, panorami
Altimetria e lunghezza del percorso
Partiamo dal parcheggio posto in località Fornaci, raggiungibile seguendo le indicazioni per l'Eremo. Dal parcheggio parte il sentiero che indica la vetta, che si raggiunge in un'ora di cammino. I sentieri che percorrono il monte sono numerosi e permettono di percorrere tutti i versanti, compiere giri completi del monte e salire in vetta da diversi punti di partenza. Nel percorso compiuto da noi, si sale inizialmente dentro un bosco, poi il panorama si apre e si possono ammirare i laghi di Annone, Pusiano e più in fondo quello di Alserio. Dopo circa mezz'ora di salita si giunge alla località Eremo.
L'Eremo del Monte Barro ebbe una storia complessa che si snodò per secoli in una lunga serie di vicissitudini che la videro di volta in volta presidio romano, probabile sede del comandante dell'insediamento ostrogoto, probabile rocca longobarda, rocca sforzesca, convento francescano (da cui il nome "Eremo") e quindi, in periodi recenti, sede del Grande Albergo Monte Barro (1889-1927) ed infine di un sanatorio, attivo fino al 1968
fonte: parcobarro
Presso l'Eremo si trovano anche una bar-ristorante e 50 posti letto oltre all'Antiquarium, dove si possono osservare reperti goti rinvenuti durante gli scavi compiuti sul monte Barro.


Visualizza Monte Barro in una mappa di dimensioni maggiori


monte barro, trekking, lombardia, natura, panorami
monte barro, trekking, lombardia, natura, panorami
monte barro, trekking, lombardia, natura, panorami, eremo
monte barro, trekking, lombardia, natura, panorami
Superato l'Eremo, si prosegue prima lungo un sentiero ampio coperto di ghiaia, per imboccarne dopo poco uno stretto che si inerpica in maniera decisa sulla montagna. Questo è il sentiero botanico e si cammina fra piante autoctone i cui nomi sono segnalati da cartelli posti in corrispondenza di esse.
Usciti dal sentiero botanico, si ritorna nel bosco fino ad arrivare all'inizio della parte più impegnativa del tragitto. Questa parte è segnalata come EE, cioè per escursionisti esperti. In alcuni tratti la roccia obbliga ad arrampicarsi con le mani per salire, la pendenza infatti è notevole, ma non ci sono tratti esposti. Sulla vetta si trova una croce apposta nel 1900. Da qui si possono ammirare i laghi, il Resegone posto proprio di fronte, la Grigna e in fondo la Pianura Padana. Lasciata la vetta, abbiamo proseguito poi il percorso in direzione III Corno (la direzione è chiaramente indicata da cartelli CAI) per ammirare al meglio il panorama del lago di Garlate. Anche questo tratto è segnalato come EE ed in alcuni tratti ci si deve aiutare con le mani per salire o scendere lungo le rocce. Alla fine della prima discesa dalla vetta del Barro, sulla destra parte il sentiero per tornare al parcheggio. Prima di prendere la via del ritorno andiamo fino al III Corno per scattare qualche foto e poi torniamo indietro per affrontare la via del ritorno. 
monte barro, trekking, lombardia, natura, panorami, lago di garlate
monte barro, trekking, lombardia, natura, panorami
monte barro, trekking, lombardia, natura, panorami
monte barro, trekking, lombardia, natura, panorami


mercoledì 16 maggio 2012

"Una passeggiata nei boschi"...un pò alternativa

Central Virginia Appalachian Trail
Avete mai sentito parlare dell'Appalachian trail? Si tratta di un sentiero lungo 3400 km che si snoda attraverso 14 stati americani della parte orientale, dalla Georgia al Maine. Ogni anno vanno dai due ai tre milioni i visitatori che attraversano i suoi sentieri, ma solo poche migliaia riescono a completare tutto il percorso. Questi irriducibili della camminata vengono chiamati in gergo thru-hikers, cioè che hanno camminato da un capo all'altro del percorso. A sfidare le montagne di questa parte degli Stati Uniti, si avvicendano sia professionisti del trekking che  semplici amanti della natura. Se siete amanti della natura, non troppo allenati ma desiderosi di mettervi alla prova, e volete farvi un'idea di cosa potreste vedere o quali avventure vivere percorrendo l'Appalachian Trail, vi consiglio di leggere "Una passeggiata nei boschi", di Bill Bryson. Bill, giornalista e scrittore americano un po' appesantito dal lavoro sedentario, all'età di 44 anni decide di mettersi in cammino con il suo amico Kats, anch'egli a digiuno di cammino e per nulla allenato. Spinti a mettersi in viaggio dall'amore per la natura, sono totalmente impreparati per affrontare l'Appalachian Trail. Dalla loro impreparazione e mancanza di allenamento nasceranno avventure divertenti ma anche profonde riflessioni sul rapporto fra l'uomo e la natura. 
Si capisce che non è il solito libro di viaggio e i singolari episodi raccontati nel libro di sicuro divertiranno e faranno pensare il lettore. 


foto: carobe

lunedì 14 maggio 2012

Scoprire le erbe spontanee della Val Brembana

Taraxacum Officinalis
Vi segnaliamo un gustoso evento che si svolgerà in alta Val Brembana. Si tratta di una serie di incontri dedicati alle erbe spontanee e formaggi tipici di quest'angolo naturale della provincia bergamasca. L'evento si chiama Erbe del Casaro
Chi vuole scoprire come utilizzare il tarassaco(o erba matta), la rosa canina o l'ortica, può partecipare ai diversi eventi che si terranno fra il 26 Maggio e il 17 Giugno in vari comune dell'alta Val Brembana. Si potrà camminare fra i prati di Ornica alla scoperta delle erbe spontanee guidati dalle donne della valle, oppure si potrà partecipare ad una visita all'azienda di cosmetica naturale Soluna ad Averara. Vi terranno anche una degustazione di distillati o tisane a base di erbe.
Oltre alle erbe spontanee, per continuare l'esplorazione dei gusti autoctoni della valle, si potranno assaggiare anche i formaggi tipici della valle preparati dai casari locali. 
Per chi vuole avere tutte le informazioni può cliccare sul sito delle Erbe del Casaro oppure recarsi direttamente presso il punto informazioni di Olmo al Brembo.

foto: Trincio

domenica 13 maggio 2012

Guardare il panorama in un modo nuovo

Absolute mer de glace 01

In montagna ci troviamo spesso sopraffatti dalla bellezza di un panorama e dall'ampiezza della vista, senza riuscire a catturare a pieno tutto ciò che si trova davanti a noi.
Tristan Gooley, nel suo libro "The Natural Navigator", ci viene in aiuto e fornisce alcuni consigli per guardare i panorami in modo nuovo.
Innanzitutto, proviamo a guardarli da destra a sinistra. Rispetto alla comune direzione in cui leggiamo, cioè da sinistra a destra,  e con cui siamo abituati a decifrare il paesaggio, invertire la direzione può suggerire nuovi spunti e prospettive. Alziamo la testa verso le nuvole, fermandoci ad osservare i disegni che creano nel cielo e i colori che cambiano durante il giorno. Osserviamo con cura l'ambiente intorno a noi, come la differente vegetazione che cambia dalla base fino alla cima della montagna. Noteremo come si passi da foreste di latifoglie, in basso, che circondano la base della montagna, a macchie di conifere e poi su ancora, ad arbusti sempre più piccoli e radi, per arrivare infine a pascoli, rocce, neve e ghiaccio. Siamo abituati a guardare sempre e solo con gli occhi, ma ci dimentichiamo che ci sono altri quattro sensi che possono aiutarci a percepire la realtà circostante.
Chiudiamo gli occhi e attendiamo l'arrivo di nuove sensazioni. Ascoltiamo i suoni, vicini e lontani di piante e animali, annusiamo l'aria per percepire profumi e odori del prato e della foresta. In questo modo creeremo una connessione più stretta fra i tutti sensi. Infine consumiamo cibi e bevande che aiutino a migliorare le nostre esperienze. Affamati e a stomaco vuoto è difficile apprezzare un panorama, e all'estremo opposto dopo un pranzo a base di pizzocheri, brasato e polenta taragna, se chiudiamo gli occhi, molto probabilmente cadremo in un sonno profondo.


fonte: Guardian
foto: Jonathan M

martedì 8 maggio 2012

Festival delle Alpi di Lombardia 2012

Dal 22 al 24 Giugno si svolgerà il secondo Festival delle Alpi di Lombardia. Si tratta di un festival dedicato al turismo, all'ambiente, alla cultura, alla gastronomia, alla storia della montagna lombarda. Organizzato dall'associazione Montagna Italia insieme al CAI Lombardia, il Festival non avrà un'unica sede, ma si svolgerà in tutte le località di montagna della Lombardia che aderiranno all'iniziativa. In queste località,  verranno organizzati eventi al fine di valorizzare la cultura della montagna, verranno percorsi sentieri, si andrà alla scoperta dei rifugi e verrà promosso il turismo legato alle Alpi lombarde. 

Dal Gavia fino al Ghiacciaio

Ogni località organizzerà quindi attività specifiche legate al proprio territorio. Ad esempio a Darfo Boario Terme, in provincia di Brescia, si svolgerà una festa medievale con mercatini, a Colico, in provincia di Lecco, ci sarà una visita guidata al forte seicentesco e, in provincia di Como, si camminerà tutti insieme fino  all'Alpe Giumello. Il punto nevralgico, per così dire, di questo evento sarà Borno(BS). Qui verranno organizzati incontri, proiezioni di film, escursioni, degustazioni. Sabato 23 Giugno inoltre si terrà la "Notte delle lanterne". Alle ore 23 verranno accese e liberate in cielo migliaia di lanterne cinesi ad illuminare il cielo. A far da sfondo ci saranno ovviamente le Alpi. 


LK 03 loy krathong yi peng san sai
foto: Skiwalker79 
foto: Takeaway

mercoledì 2 maggio 2012

Quanto sono utili i bastoncini?

I bastoncini rappresentano uno strumento molto importante per chi intende affrontare camminate in montagna con un equipaggiamento adeguato. Fra tanti "consigli" e motivi che in rete spiegano il perché sia utile utilizzare i bastoncini, ci piace segnalarvi l'intervento di un medico. Il Dott. Baratelli, chirurgo dell'ospedale di Gravedona(Co) ha recentemente redatto uno studio per spiegare l'utilità dei bastoncini in montagna. Partendo dal presupposto che i bastoncini vanno usati sempre in coppia, i vantaggi risultano essere molto evidenti.Il peso del corpo e dello zaino, che normalmente gravano su schiena e gambe, grazie all'utilizzo dei bastoncini, viene diretto su due ulteriori punti. In questo modo si alleggeriscono anca, ginocchia e caviglie. Inoltre viene aumentato il tono muscolare delle braccia, che altrimenti non eserciterebbero nessuno sforzo.
Chi vuole leggere la relazione completa del medico può cliccare sul link qui sotto.Per esperienza personale possiamo dirvi che non andiamo mai a camminare senza bastoncini, e che li riteniamo un elemento indispensabile durante le nostre escursioni, al pari delle scarpe e dello zaino. Chi non ha mai provato, rimarrà stupito del beneficio immediato che riceverà dall'utilizzo dei bastoncini. In salita si accorgerà che la schiena viene alleggerita tantissimo e in discesa saranno ginocchia e caviglie che vi ringrazieranno.

fonte: benessere.com
foto: cimabianca 

martedì 1 maggio 2012

La strada alla fine del mondo


Viaggiare da Seattle fino alla punta estrema dell'Alaska solo a piedi, in kayak o sugli sci. Questo è quello che hanno fatto Erin e Hig, la giovane coppia di ambientalisti che ha percorso 6.400 chilometri alla scoperta dell'estremo nord del continente americano. Insieme hanno attraversato foreste pluviali, scalato picchi innevati, camminato su spiagge deserte battute da venti freddi e feroci che toglievano il respiro. Un viaggio dal ritmo lento, inteso come immersione totale nella natura selvaggia e ancora in buona parte incontaminata. Un viaggio che ha permesso di trovare spazi dove l'uomo deve affrontare la natura nella sua versione più pura. Quella delle foreste così fitte che il cammino procede di poche miglia al giorno. Oppure quella che regala panorami da mozzare il fiato e silenzi e solitudini ormai introvabili nella "civiltà". Durante il loro cammino, i due protagonisti vanno anche alla ricerca dei posti dove la natura viene deturpata, come le miniere a cielo aperto o gli allevamenti intensivi di salmoni, che stanno distruggendo l'habitat naturale di questi pesci. Un libro che entrerà di diritto fra i più emozionanti dei libri di viaggio. 

Dopo il libro la coppia non si è fermata ed ha creato un sito in cui raccontano la loro vita quotidiana(adesso vivono in una yurta in Alaska insieme ai figli!), hanno prodotto il film della loro avventura, ed hanno aperto una pagina Facebook.