Altitudine alla partenza (Fornaci): 536 m slm
Altitudine all'arrivo (Vetta Monte Barro): 924 m slm
Dislivello (medio): 388 metri
Tempo impiegato per andata e ritorno: 2 ore e 30 minuti
Distanza percorsa: 4,4 km
Difficoltà: escursione facile, nell'ultimo tratto per arrivare in vetta sentiero per escursionisti esperti (EE)
Difficoltà: escursione facile, nell'ultimo tratto per arrivare in vetta sentiero per escursionisti esperti (EE)
Sentieri: C.A.I. segnalati
Finalmente una giornata di sole nel weekend! Ed eccoci subito in viaggio verso la nostra prossima meta, il Monte Barro. Questo monte, incastonato fra il lago di Lecco, il lago di Garlate e quello di Annone, è un balcone naturale su laghi e monti che si trovano tutto intorno e per questo è molto frequentato dagli escursionisti. La natura di questo promontorio, composta da una varietà straordinaria di piante e fiori, è tutelata grazie all'esistenza del Parco Monte Barro.
Altimetria e lunghezza del percorso |
Partiamo dal parcheggio posto in località Fornaci, raggiungibile seguendo le indicazioni per l'Eremo. Dal parcheggio parte il sentiero che indica la vetta, che si raggiunge in un'ora di cammino. I sentieri che percorrono il monte sono numerosi e permettono di percorrere tutti i versanti, compiere giri completi del monte e salire in vetta da diversi punti di partenza. Nel percorso compiuto da noi, si sale inizialmente dentro un bosco, poi il panorama si apre e si possono ammirare i laghi di Annone, Pusiano e più in fondo quello di Alserio. Dopo circa mezz'ora di salita si giunge alla località Eremo.
L'Eremo del Monte Barro ebbe una storia complessa che si snodò per secoli in una lunga serie di vicissitudini che la videro di volta in volta presidio romano, probabile sede del comandante dell'insediamento ostrogoto, probabile rocca longobarda, rocca sforzesca, convento francescano (da cui il nome "Eremo") e quindi, in periodi recenti, sede del Grande Albergo Monte Barro (1889-1927) ed infine di un sanatorio, attivo fino al 1968fonte: parcobarro
Presso l'Eremo si trovano anche una bar-ristorante e 50 posti letto oltre all'Antiquarium, dove si possono osservare reperti goti rinvenuti durante gli scavi compiuti sul monte Barro.
Visualizza Monte Barro in una mappa di dimensioni maggiori
Superato l'Eremo, si prosegue prima lungo un sentiero ampio coperto di ghiaia, per imboccarne dopo poco uno stretto che si inerpica in maniera decisa sulla montagna. Questo è il sentiero botanico e si cammina fra piante autoctone i cui nomi sono segnalati da cartelli posti in corrispondenza di esse.
Usciti dal sentiero botanico, si ritorna nel bosco fino ad arrivare all'inizio della parte più impegnativa del tragitto. Questa parte è segnalata come EE, cioè per escursionisti esperti. In alcuni tratti la roccia obbliga ad arrampicarsi con le mani per salire, la pendenza infatti è notevole, ma non ci sono tratti esposti. Sulla vetta si trova una croce apposta nel 1900. Da qui si possono ammirare i laghi, il Resegone posto proprio di fronte, la Grigna e in fondo la Pianura Padana. Lasciata la vetta, abbiamo proseguito poi il percorso in direzione III Corno (la direzione è chiaramente indicata da cartelli CAI) per ammirare al meglio il panorama del lago di Garlate. Anche questo tratto è segnalato come EE ed in alcuni tratti ci si deve aiutare con le mani per salire o scendere lungo le rocce. Alla fine della prima discesa dalla vetta del Barro, sulla destra parte il sentiero per tornare al parcheggio. Prima di prendere la via del ritorno andiamo fino al III Corno per scattare qualche foto e poi torniamo indietro per affrontare la via del ritorno.
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